Come lavoriamo il nostro miele biologico
Perché biologico?
Lo spiega Nicola, l’apicoltore.
Prima di avere le api ero già convinto che il metodo biologico fosse più rispettoso del ciclo naturale, della nostra salute e di quella del pianeta in cui viviamo. Con l’inizio dell’attività da apicoltore ho potuto mettere in pratica fin da subito il metodo, che nel nostro settore professionale vuol dire avere controlli molto più scrupolosi in tutte le fasi della lavorazione e un’attenzione ancora più grande per i luoghi in cui facciamo vivere le nostre api e per il modo in cui trattiamo e alleviamo il “superorganismo alveare”. In poche parole, dedichiamo molto più tempo alle api eliminando l’utilizzo della chimica di sintesi.
Se rispettiamo la natura rispettiamo anche noi stessi.
Le nostre api
Tutto inizia con l’amore che mettiamo nell’accudire le nostre api: il primo pensiero è che siano in salute e che possano prosperare meglio di come riuscirebbero senza il nostro intervento. Non hanno bisogno di rifugiarsi in un tronco cavo, perché offriamo loro una casa comoda, isolata e senza infiltrazioni: l’arnia. In questo modo, possono risparmiare le loro energie e produrre più miele.
Le arnie
Portiamo le arnie in luoghi adatti e lottiamo ogni giorno insieme alle api per vivere in ambienti sani, in armonia con la natura, dove c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Rendiamo più facile il loro lavoro, facendo trovare fogli di cera già pronti: tutte queste attenzioni, piccole e grandi, ci permettono di ricevere in cambio circa il 30% del miele che le api accudite producono.
La raccolta
Il miele che portiamo a casa, nel melario, riposa per qualche giorno: qui avvengono i primi controlli sulla tipologia, sulla qualità e sul grado di umidità. In seguito, il miele viene disopercolato: questa operazione consiste nel togliere la piccola copertura di cera (opercolo) che le api producono per conservare il miele a lungo.
L’estrazione
Dopo aver tolto gli opercoli, ci occupiamo dell’estrazione del miele dai favi di cera, tramite una centrifuga. Procediamo poi alla fase successiva: filtriamo il miele per togliere eventuali residui di cera e lo passiamo nei maturatori, i contenitori in acciaio dove riposa di nuovo, per permettere alle bollicine d’aria di risalire e scomparire.
Ecco che il miele è pronto per essere messo nei vasetti: è proprio così come lo hanno fatto le api. La fatica, così come la bontà del prodotto finito, sono merito loro: il nostro lavoro è accudirle, rispettare i ritmi della natura e raccogliere il miele, per proporlo al meglio a chi vuole scegliere un prodotto genuino e fatto con cura.
Scrivi all'apicoltore
Se vuoi avere maggiori informazioni, scrivi una e-mail a Nicola a info@borgoabate.it o chiama il 3470531258.